Casi & Pareri

Domanda

In una classe prima primaria con funzionamento a 40 ore settimanali abbiamo un alunno con grave comportamento disfunzionale, non certificato, che manifesta con aggressività importante nei confronti degli oggetti, dei suoi compagni e delle docenti. Il bambino riesce ad essere contenuto solo in un rapporto 1:1, ma nella classe non vi sono alunni certificati, pertanto non abbiamo la possibilità di usufruire di tale risorsa sulla classe e, sebbene abbiamo convogliato buona parte delle ore di compresenza su quella classe, non bastano a garantire la compresenza di docenti per 40 ore. I genitori si rifiutano di approfondire la causa di un comportamento così incontrollato ed aggressivo. Poichè la situazione sta diventando pericolosa per i compagni, per se stesso e per le docenti, ho decretato, per la sicurezza di tutti, una temporanea riduzione dell'orario di frequenza (solo orario antimeridiano) con la previsione di un inserimento più graduale. La madre, dopo un primo momento in cui pareva aver accettato questa soluzione temporanea, oggi ha inviato la richiesta di far frequentare l'alunno per tutte le 40 ore, minacciando denuncia.
Chiedo se la via da me intrapresa, attinente alla sicurezza, può sopravanzare il legittimo diritto allo studio dell'alunno e se è presumibile una riduzione dell'orario per tutto l'anno scolastico, nel caso che non troviamo (anche con l'aiuto dei servizi sociali, da noi consultati) una migliore soluzione.