Alunno con disabilità: la famiglia ne contesta l'inclusione scolastica presentandosi al PEI con un legale...

Nell'affrontare l'inserimento scolastico di uno studente disabile (ormai di anni xx) la scuola incontra molti problemi con la famiglia. Ora la famiglia lamenta una forma di isolamento in cui il ragazzo sarebbe lasciato dai suoi compagni di classe e ventila ipotesi di "bullismo .....". Tutti i docenti sono impegnati nel monitorare la situazione e ritengono l'addebito infondato e pretestuoso, mosso probabilmente con secondi fini. Sta di fatto che la famiglia sta trovando "sponda" nel medico neuropsichiatra che segue da quest'anno il ragazzo. E sta di fatto che si presenta al Pei con un legale.
Tre domande:
1) Può avere una fondatezza una simile accusa di "bullismo" ed eventualmente quali prassi sono consigliabili alla scuola per tutelarsi preventivamente?
2) La scuola può partecipare anch'essa alle sedute Pei con un "esterno" (che avrebbe individuato nel responsabile sostegno dell'Ufficio scolastico Provinciale o nel referente xxxx) ed eventualmente ciò andrebbe prima richiesto oppure almeno comunicato a qualcuno (Unità multidisciplinare, famiglia del disabile, altri soggetti)?
3) A chi spetta firmare l'atto di convocazione della sedute Pei (al dirigente scolastico - come riteniamo - o ad altri), posto che il tutto è sempre auspicabile avvenga come frutto di un'intesa?

Si resta in attesa di risposta, possibilmente con riferimenti normativi del caso.