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Emergenza sanitaria: chiarimenti sulle ore eccedenti prestate dai collaboratori scolastici...

 01/04/2020
 Personale a.t.a.
 
Personale/ATA: collaboratori scolastici

#rsu #ravvedere #riorganizzare #riposare #disparità #inizio #trattamento #intenzione #sottrarre #istruzione
Domanda
La nota prot. n. 392 del 18 marzo 2020 del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione fornisce indicazioni sulla gestione delle attività del personale ATA durante il periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19. In particolare vi si legge che "in tutti i casi in cui non sia possibile ricorrere alle forme di lavoro agile...i dirigenti scolastici...dispongono... l'adozione degli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva... Una volta esperite tali possibilità il dirigente scolastico può motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio".
In applicazione di tali indicazioni ho riorganizzato il servizio con la presenza di un solo collaboratore scolastico nei soli giorni in cui a scuola vi è anche il DSGA per attività indifferibili da svolgere in presenza, con il risultato che i collaboratori scolastici rimangono a casa, e non in lavoro agile, per numerosi giorni. Ho preventivamente informato la RSU che le ore eccedenti prestate dai collaboratori scolastici nell'anno in corso sarebbero state sottratte prima di considerarli motivatamente esentati dal servizio.
La RSU ritiene che tale previsione sia illegittima, in quanto né il contratto collettivo, né quello d'istituto prevedono la cosiddetta "banca ore".
La mia interpretazione è invece che l'istituto delle ore eccedenti (per le quali i collaboratori scolastici ad inizio anno abbiano chiesto non la retribuzione, bensì il riposo compensativo) sia assimilabile a quello della banca ore.
Si chiede un parere in proposito. Si chiede cioè se si ritenga legittimo oppure no, al termine del periodo di emergenza epidemiologica, considerare come già recuperate con riposi compensativi le ore eccedenti prestate fino a marzo 2020 dai collaboratori scolastici esentati dal servizio a causa dell'emergenza epidemiologica e se, qualora ciò fosse ritenuto legittimo, si ravveda ipotesi di disparità di trattamento nei confronti dei collaboratori scolastici che ad inizio anno abbiano dichiarato di voler ricevere il compenso previsto dal contratto integrativo per l'orario eccedente prestato, in luogo dei recuperi compensativi, collaboratori scolastici ai quali sarebbe mia intenzione corrispondere il trattamento accessorio previsto.
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