Gara suddivisa in lotti: la procedura da seguire dopo l'aggiornamento del Quaderno n. 2 del Ministero dell'Istruzione...

Vorremmo avviare, come scuola, il mese prossimo (Marzo 2022) le procedura per la gara unica per i due servizi seguenti:
- lotto a) servizio di ristorazione mediante distributori automatici;
- lotto b) servizi di ristorazione mediante bar.
Ho visto in questi giorni il Quaderno numero 2 emanato dal Ministero dell'Istruzione sul proprio sito web alla sezione "Pubblicazioni", quaderno che costituisce un aggiornamento dei precedenti. In allegato il quaderno reca allegati per "facilitare" la predisposizione della gara.
A pagina 24 del Quaderno n. 2 aggiornato a Novembre 2020 si legge:

"Si evidenzia che, qualora la determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente sia adottato entro il 31 dicembre 2021, in deroga a quanto stabilito dall’art. 36, comma 2, del Codice, le Istituzioni Scolastiche dovranno procedere all’affidamento del Servizio con le seguenti modalità:

- affidamento in via diretta, ove il valore della concessione sia inferiore a 75.000 euro;
- procedura negoziata senza bando di cui all’art. 63 del Codice, ove il valore della concessione sia pari o superiore a 75.000 euro, ma inferiore a 5.350.000 euro, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una diversa dislocazione territoriale delle imprese invitate."

A leggere questa disposizione mi è parso di interpretare che fino al 31 Dicembre 2021 le Istituzioni scolastiche siano OBBLIGATE a seguire la disposizione citata, in forza del D.L. n. 32/2019 e quindi a scegliere tra affidamento diretto (sino a 75.000) o procedura negoziata con almeno 5 operatori invitati (se oltre 75.000 e inferiore a 5.350.000).
In altre parole qualora codesta Istituzione Scolastica intendesse procedere comunque con la gara aperta, qualunque sia il valore della concessione, con determina emanata dal Dirigente Scolastico entro il 31/12/2021 lo potrebbe legittimamente fare o ciò sarebbe in contrasto con quanto citato? Si tratta di facoltà oppure di obbligo quello stabilito dal D.L. n. 32/2019?
Infine: come calcolare il "valore della concessione", considerando l'ipotesi della suddivisione tra i due lotti? Ovvero quale sarebbe il metodo "oggettivo" per pervenire al valore della concessione in quel caso?

Grazie in anticipo per la risposta.