Riduzione a 35 ore: difficoltà di gestione visto che è stata inserita nella contrattazione integrativa...

Ancora sulle 35 ore. Nell’istituto comprensivo in cui mi sono trovato quest’anno in reggenza ho ritrovato un articolo nel contratto integrativo di istituto che consentiva le 35 ore alle collaboratrici scolastiche di un paio di plessi a tempo pieno.
Durante la contrattazione ho eccepito che, indipendentemente dalle condizioni soggettive, non vi siano quelle oggettive di apertura del servizio per oltre 10 ore per almeno tre giorni la settimana.

Le OO.SS. insistono nell’affermare che il servizio è quello di apertura della scuola (e allora in questo caso almeno sulle condizioni oggettive avrebbero ragione loro essendo aperti quei plessi con personale in servizio dalle ore 7,15 alle ore 17,30 di tutti i giorni feriali), mentre a mio avviso per servizio si dovrebbe intendere quello di apertura all’utenza, quindi dalle ore 7,30 alle ore 16,30 per un totale di 9 ore settimanali. Sotto questo aspetto, chi avrebbe ragione?

Purtoppo le OO.SS. si appellano anche al fatto che la parte normativa del contratto è triennale e in vigenza di contratto sarebbe modificabile solo su accordo di entrambe le parti. Nemmeno l’accordo unilaterale potrebbe intervenire in aiuto, in quanto questo potrebbe riguardare solo la parte economica annuale. Sotto questo secondo aspetto chi avrebbe ragione?

Qualora ravvisassi la non applicabilità dell’istituto delle 35 ore per il personale in oggetto, come potrei intervenire considerando che negli anni passati era stato sottoscritto un contratto integrativo di istituto molto favorevole (per usare un eufemismo) alle collaboratrici scolastiche di quei due plessi e che il contratto integrativo di quest’anno, pur essendo ormai giunti ad aprile, dobbiamo ancora concluderlo e sottoscriverlo?
Potrei evitare di firmare il contratto con “quell’articolo”?

Grazie per l’attenzione