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Un c.s. chiede di fruire dei permessi per motivi personali: sussiste la discrezionalità del dirigente scolastico nel concederli?

 19/04/2021
 Personale a.t.a.
 
Permessi/congedi/aspettative: permessi brevi e per motivi personali

#permesso #motivo #domanda #motivi #sent #ccnl #dipendente #tribunale #occorsami #documentare
Domanda
Chiedo chiarimenti sulle procedure da attivare a seguito di questa situazione occorsami:

Un collaboratore scolastico presenta regolare domanda di "ore di permesso per motivi personali" ai sensi dell’art. 31 del CCNL 2018 per l’intera giornata del 10 aprile con la seguente motivazione: accudimento figlia.
Il collaboratore aveva già chiesto e ottenuto i tre giorni di permesso per legge 104 dal 7 al 9 aprile 2021 e contemporaneamente sua moglie, sempre collaboratrice scolastica del mio istituto, era in congedo parentale nello stesso periodo.

Io ho negato il permesso per “motivi di servizio” essendo il mio un Educandato con convitto aperto h 24 e anche perchè trovavo la cosa del tutto strumentale ad allungare la vacanza pasquale.

Mi vedo di seguito arrivare lettera del sindacato patrocinatore del collaboratore scolastico che vi allego, secondo il quale “il diritto del dipendente non è subordinato alle esigenze organizzative della scuola o a determinazione discrezionale del dirigente scolastico”.

A questa segue lettera del collaboratore scolastico che vi allego il quale , bontà sua, mi scrive che “per correttezza (sic!) e per permettere una eventuale riorganizzazione dei servizi dell’istituto confermo la non presenza in servizio il giorno 10 aprile c.m. per indifferibili motivi familiari, come da regolare domanda presentata”.

Ne consegue da ciò che i dirigenti scolastici non hanno modo di opporsi mai alle domande di permesso, devono solo prendere atto ed eventualmente districarsi per via contrattuale in caso ci siano più domande giunte contemporaneamente di permesso per le stesse giornate.
Tanto vale si dica pubblicamente che un dipendente ha 36 giorni di ferie più tre che di fatto può prendere praticamente quando vuole…

Mi domando ora: devo lasciare stare, non rispondo, e che tutto proceda per inerzia?
Non vi è nessuna opposizione possibile ad un dipendente che comunque fa quello che vuole anche se ho comunicato il diniego? I permessi art.31 ccnl 2018 sono di fatto intoccabili?

Grazie

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