Casi & Pareri

Domanda

Nel corso dello scrutinio finale di una classe terza della scuola secondaria di secondo grado, il Consiglio di classe era impegnato nella valutazione del voto di comportamento di uno studente. In tale contesto, si è verificato un episodio che è stato riportato nel verbale nei seguenti termini:

"Durante lo scrutinio relativo a uno studente della classe terza, la Dirigente scolastica invita i docenti a esprimere un giudizio complessivo sul percorso scolastico e comportamentale dell’alunno.
Un docente interviene e definisce lo studente come 'xxx' e afferma che 'xxxxxxx'.
La Dirigente chiede immediatamente spiegazioni in merito a tali affermazioni e invita il docente a fornire eventuali episodi concreti a supporto. Il docente non riporta fatti specifici e precisa che si tratta di una citazione tratta dal personaggio dei fumetti xxxxx.
La Dirigente osserva che tale linguaggio non è appropriato al contesto scolastico, ritiene il comportamento del docente non conforme al livello di professionalità richiesto e dispone che le espressioni vengano verbalizzate testualmente.
Il docente precisa infine che, con il termine 'xxxx', intendeva dire 'non sempre corretto', e che l’espressione 'xxxxxx' era da intendersi in chiave ironica."

Si precisa che non si tratta di un episodio isolato, ma che simili atteggiamenti verbali si sono ripetuti in altre occasioni, sempre rivolti a studenti e sempre in contesti ufficiali.

Alla luce di quanto sopra riportato, si chiede se sussistano gli estremi per l’attivazione di un procedimento disciplinare nei confronti del docente coinvolto e quale tipo di provvedimento potrebbe eventualmente essere considerato proporzionato al comportamento tenuto.