Casi & Pareri

Domanda

Gent.mi si chiede un parere sulla seguente questione: l'istituto che dirigo (Istituto tecnico economico - indirizzo turismo) prevede innumerevoli uscite sul territorio, viaggi di istruzione, esperienze di pcto perchè prepara gli studenti al settore turistico; tali attività comportano spesso un impegno aggiuntivo dei docenti oltre l’orario di servizio (che sarebbe impossibile da incentivare pienamente col FIS) perchè i viaggi durano anche più giorni, così come i soggiorni e gli scambi linguistici. In questo anno scolastico - nel rispetto delle ore previste dal calendario regionale - la scuola ha deliberato 2 giornate di chiusura (ponti); le ore di attività didattica sottratte agli alunni sono state ampiamente recuperate con viaggi d'istruzione e altre attività di ampliamento dell'attività curricolare, mentre per i docenti - in accordo con la RSU- si è deciso di recuperare le ore perse durante i ponti con le ore effettuate oltre l'orario di servizio durante i viaggi d'istruzione/ attività aggiuntive di ampliamento dell’attività formativa. La logica di tale decisione risiede nel fatto che i docenti che accompagnano gli alunni in viaggio sono formalmente incaricati dal dirigente e pertanto tali ore sono effettive ore di servizio, tale scelta è stata un modo per riconoscere (anche se solo in parte) l’impegno dei docenti che svolgono ore aggiuntive non incentivate col FIS per mancanza di risorse. I docenti che invece non hanno effettuato attività aggiuntive hanno recuperato - sempre in accordo con la RSU - restituendo le ore alla scuola. Si chiede se tale modalità di recupero sia corretta e se sia proponibile anche per il prossimo anno scolastico in caso di chiusure deliberate da Consiglio d'Istituto.