Casi & Pareri

Data di pubblicazione: 01/09/2025
  • Corsi di valorizzazione ATA: come gestire le assenze e la frequenza in caso di ferie o malattia?
  • Area Tematica: Personale a.t.a.
    Argomenti: Personale: formazione

    Domanda

    Con riferimento all'art. 11 co. 1 e co. 5 del Decreto Ministeriale n. 140/2024 che regolamenta le "Modalità di attribuzione delle posizioni economiche finalizzate alla valorizzazione professionale del personale A.T.A. all’interno delle Aree", si chiede come considerare i giorni/ore di frequenza dei corsi attivati per la valorizzazione del personale ATA. Per la precisione: l'art. 11 comma 1 prevede che: "La frequenza dei corsi di formazione è considerata servizio a tutti gli effetti". Il comma 5 dello stesso articolo precisa che: "Il personale che sia assente dal servizio per giustificato motivo può partecipare, a richiesta, all’attività formativa".
    Si premette che l'AT di riferimento, diversamente da altri AA.TT., non ha pubblicato a favore delle scuole della provincia di interesse, l'elenco del personale ATA ammesso alla frequenza dei percorsi formativi, sicché la scuola non ha potuto subito capire chi poteva trovarsi nella situazione di essere "assente dal servizio" nell'intervallo di tempo di svolgimento del corso di formazione, come da Nota Ministeriale n. 34744 del 15/07/2025 che ha previsto, per ciascun profilo, la data di avvio (il corso deve concludersi entro 45 gg dall'avvio). Inoltre, se come prevede l'art. 11 comma 5, il personale interessato era "onerato" per legge a comunicare tale ammissione al corso, cosa succede o cosa deve fare la scuola se non ha ricevuto nessuna richiesta/comunicazione formale da parte del personale assente, ad es. per ferie, frequentante il corso. Nel periodo di interesse alcune unità di personale hanno comunicato, addirittura, assenza per malattia! In quest'ultimo caso credo sia corretto che il DS si riserva di chiedere gli accessi alla piattaforma che ha erogato il corso, sempre che sia possibile, per evitare una truffa ai danni dello Stato. Si chiede, dunque, come comportarsi con eventuali richieste di recupero delle ore del personale ATA, considerato che l'iscrizione al corso è stata del tutto volontaria (non si ritiene, infatti, obbligatoria, come nel caso dei corsi di formazione in materia di sicurezza).

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