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Un parere sulla revisione dei regimi di part-time degli assistenti amministrativi da noi adottata...

 30/05/2019
 Personale a.t.a.
 
Personale/ATA: part-time

#parttime #trasformazione #regime #revoca #assistente #rapporto #modifica #rivedere #tempo #lavoratore
Domanda
Gent.mi consulenti di Italiascuola,
vi scrivo per avere un vostro parere, possibilmente entro sabato p.v., sulla procedura da me adottata per la revisione dei regimi di part-time degli assistenti amministrativi in servizio nella mia scuola, attraverso una informativa che allego, e sulle osservazione e sulla correlata richiesta di revoca della mia nota-informativa (che di fatto equivalebbe ad una revoca del part-time) che mi sono pervenute da parte di uno studio legale che scrive per conto di un assistente amm. in regime di part-time (18h) da più di due anni.
Premetto che nella mia scuola, su 10 assistenti amministrativi, ben 4 sono in regime di part-time:
2 in Ufficio Didattica (una con 18 ore una con 30 h);
2 in Ufficio contabilità (una con 30 h e un'altra con part-time ciclico).
I disservizi che si sono verificati, in modo particolare quest'anno nell'Ufficio didattica a causa di supplenti annuali che coprivano le ore lasciate libera dai part-time, mi hanno indotto a comunicare una "revoca" di questi ultimi con la possibilità di concedere solo due tipologie di part-time più funzionali all'organizzazione didattica: 33 h/sett. oppure ciclico. Il tutto per garantire una presenza stabile di personale amministrativo e per non assistere ad un turnover di supplenti spesso inesperti e da addestrare.
Preciso che nell'informativa, che allego, si ribadisce che, in caso di trasferimento ad altra scuola e in accordo con l'Ufficio Scolastico Territoriale, il regime di part-time attualmente in essere sarebbe stato conservato e ciò mi è stato confermato dal responsabile dell'Ufficio ATA.
Una sola assistente mi fa rimostranze, ma dopo la scadenza delle domande di trasferimento - 26 aprile - scopriamo che la medesima - in regime di part-time a 18 h - presenta domanda di mobilità, mentre le altre concordano per le tipologie da me proposte.
L'altro giorno mi perviene una nota di uno studio legale per nome e per conto di quest'ultima assistente, nella quale mi si chiede: "la revoca dell'informativa succitata, ritenuta del tutto illegittima e assunta a palese violazione della disciplina legislativa e contrattuale in materia di part-time preannunciando che in caso di mancato riscontro entro 10 giorni si provvederà ad adire l'autorità Giudiziaria anche in via d'urgenza per tutela dei diritti della sua assistita".
Si precisa che l'assistente si è trasferita nel mia scuola due anni fa già con un contratto di part-time a 18 h e che nella documentazione del suo fascicolo vi è solo la domanda di part-time ove non è specificato il motivo della richiesta e a cui non è allegato alcun documento giustificativo (almeno per quanto ci è pervenuto). Ho evidenziato quest'ultima precisazione, in quanto nella nota legale - nella prima pagina - si parla di "esigenze familiari assistenziali per le quali la lavoratrice ha sottoscritto un contratto part-time a 18 h ".
Nella nota inoltre si afferma che l'assistente "sarà costretta a subire unilateralmente la modifica... e che la revoca del part-time se non è concordata con la lavoratrice è del tutto illegittima... che il richiamo al D.l. 112/2008 e alla Circolare n. 9/2011 del Dipartimento della funzione Pubblica non contiene alcuna esplicita deroga alla disciplina in tema di part-time ma semplicemente la possibilità di rivedere i part-time già concessi prima dell'entrata in vigore della nuova legge (che non è il caso della sua assistita) nonché dell'automatismi nella concessione del medesimo)".
Alla luce di quanto esposto, vi chiedo un vostro parere sulla corretta procedura da me intrapresa nel voler modificare i part-time in essere e se invece l'informativa da me stilata risulta illegittima, come si afferma nella nota dello studio legale succitato, in quanto:
1) il contratto di part-time è un accordo negoziale e pertanto necessita del consenso anche dell'assistente amm. e pertanto la revoca, se non concordata risulterebbe illegittima;
2) il D.L. 112/2008 e La Circolare n.9/2011 della funzione pubblica non contengono una esplicita deroga alla normativa in tema di Part- Time, ma solo una possibilità di rivedere i part-time già concessi prima dell'entrata in vigore della nuova legge e pertanto il contratto dell'ass. amm. interessata risponderebbe solo alle regole generali ossia che qualunque modifica non può prescindere dalla volontà del lavoratore, che nella fattispecie è contrario alla modifica;
3) il mio provvedimento non tiene conto delle esigenze familiari assistenziali per le quali il lavoratore ha sottoscritto un contratto p.t.: orbene, a tal proposito, si precisa che nel fascicolo del lavoratore, che si è trasferito da altra scuola due anni fa, non vi è traccia delle suddette esigenze familiari assistenziali, ma vi è solo la domanda di concessione di part-time priva di qualsiasi motivazione o allegato giustificativo della richiesta;
4) infine si chiede se sia opportuno valutare eventuali esigenze familiari assistenziali, di cui ero all'oscuro o di cui non mi è pervenuta la documentazione, chiedendo di integrare la domanda già presentata tre anni fa (a.s. 2016/17) nell'istituto di provenienza con documentazione delle suddette esigenze assistenziali e familiari al fine di rivedere la mia decisione, se l'assistente motiva debitamente e validamente la richiesta di permanere in regime di part-time in atto(18 h).
Nel caso la procedura da me seguita non fosse “del tutto legittima”, chiedo quale sia la strada per rivedere i regimi di part-time ai fini organizzativi e funzionali di una segreteria, che, a causa del numero di assistenti in part-time (tutti e quattro provenienti da altri istituti già in tale regime contrattuale) ha risentito dell’avvicendarsi di supplenti, che coprivano le ore derivanti dai part-time, con disservizi e problematiche che mi hanno indotto a rivedere l’assetto organizzativo degli uffici con la modifica dei regimi part-time.

Per maggior chiarezza allego: 1) la mia informativa; 2) la nota dello studio legale.

Ringraziando per l'attenzione e la vs professionalità, chiedo un riscontro urgente, considerato che debbo rispondere alla nota dello studio legale entro dieci giorni, onde evitare l’apertura di un contenzioso anche in via d’urgenza. L'occasione è gradita per porgere distinti saluti.
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