Area Tematica: Forniture
Argomenti:
Acquisti/forniture/contratti: distributori automatici
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Presso la nostra istituzione scolastica, di dimensione medio-grande (circa un migliaio di utenti) è presente un servizio di ristorazione mediante distributori automatici di bevande calde, fredde e snack, ubicati in vari punti dell’edificio. Il servizio di concessione, in scadenza nel 2017, continua ad essere gestito ad interim dalla ditta affidataria, con una proroga tecnica nelle more di espletamento della nuova procedura di affidamento, che prevede il necessario adeguamento alle più recenti normative del Ministero della Salute e con l’impegno ad abolire progressivamente l’uso di confezioni ed imballaggi in plastica, vista la nostra adesione al progetto “Plastic Free Challenge”.
Per il nuovo affidamento in concessione la nostra scuola ha scelto di indire una procedura negoziata, mediante pubblicazione di un avviso esplorativo – erga omnes – di manifestazione di interesse al fine di individuare operatori economici da invitare successivamente alla procedura negoziata.
L’avviso prevedeva che, in caso di manifestazioni di interesse superiori a cinque, si sarebbe effettuato un pubblico sorteggio per l’individuazione delle ditte da invitare alla gara.
Da tale indagine di mercato è scaturita una rosa di otto operatori economici interessati, compresa la ditta affidataria uscente.
Si è ritenuto di non procedere al sorteggio, ma di invitare alla procedura negoziata tutte le ditte interessate, trattandosi comunque di un numero esiguo di concorrenti, con la sola esclusione del concessionario uscente.
Tale esclusione è motivata sia dall’osservanza del principio della rotazione degli operatori economici nell’ambito delle procedure di affidamento diretto – o miste, come in questo caso – sia dal fatto, maggiormente, delle continue inadempienze contrattuali poste in essere dal concessionario negli ultimi due anni del servizio erogato. Infatti la ditta è manchevole sia per quanto riguarda il rifornimento dei prodotti, ben lontano dalla tempistica prevista negli accordi contrattuali, sia per quanto riguarda il pagamento degli oneri concessori, insoluti, anche nei confronti dell’Ente Città metropolitana di Roma durante l’ultimo periodo della “proroga tecnica”.
Al di là del fatto che per tale condotta omissiva si configuri o meno l’ipotesi della risoluzione del contratto attualmente in essere, è corretto escludere dalla procedura di gara questa ditta? O quest’ultima, ad onta delle macroscopiche inadempienze, potrebbe comunque esperire ricorso contro il prossimo affidatario del servizio, invalidando l’iter di gara?
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