Casi & Pareri

Data di pubblicazione: 16/07/2020
  • Emergenza sanitaria: il gestore del servizio ristoro chiede la proroga del contratto e la riduzione del canone...
  • Area Tematica: Forniture
    Argomenti: Acquisti/forniture/contratti: servizio di ristoro

    KEYWORDS

    #spoliazione #ditta #equilibrio #nars #proroga #contratto #codice #articolo #revisione #concessione

    Domanda

    La ditta con cui abbiamo in essere un contratto di concessione del servizio ristoro a mezzo di somministrazione bevande calde e fredde, snack con distributori automatici ci ricorda che, in considerazione dell’emergenza sanitaria, nelle scuole sono state sospese le attività didattiche in presenza.
    La ditta sostiene che la sospensione dell’attività che è stata più volte confermata e che ciò di fatto ha comportato l’interruzione forzata del servizio del contratto stipulato con noi.
    Scrivono dunque una lettera in data 6/07/2020 volta ad evidenziare come quanto accaduto, integri le fattispecie previste dagli articoli 1256, 1463 e 1464 (nonché, ove mai applicabile, quelle dell’articolo 1468) del codice civile; dicendo altresì di procedere ai sensi dell’articolo 165 del decreto legislativo 50/2016.
    La ditta asserisce che le misure adottate unilateralmente dal governo hanno di fatto comportato la spoliazione della società dalla possibilità di espletare il servizio in concessione.
    La ditta ritiene che si debba procedere ai sensi dell’articolo 1464 del codice civile, le cui previsioni sono volte a controbilanciare la spoliazione di fatto del servizio, determinando dunque la riduzione della prestazione contrattualmente prevista; inoltre la ditta considera di tenere conto delle previsioni di cui ai commi 1 e 6 dell’articolo 165 del codice degli appalti che espressamente comminano la necessità di ristabilire gli equilibri economici sottesi ad un contratto di concessione in presenza di “condizioni operative non normali”.
    Vengono poi presentate - nella lettera- altre considerazioni al dirigente scolastico, relativamente ad es. ai costi comunque sostenuti per pagamento dei dipendenti.
    Si richiede un parere in merito a quanto proposto dalla società xy la quale propone formalmente:
    1) di essere disponibile a riconoscere comunque il 30% del contributo per l’anno 2019/2020;
    2) prorogare, anche avvalendosi di quanto previsto dall’articolo 107 del codice degli appalti per un ulteriore anno scolastico la durata del contratto in oggetto, consentendo così alla ditta di ritrarre la dovuta utilità dagli investimenti effettuati nei distributori automatici e recuperare l’onere dell’ammortamento comunque sopportato in conto economico nel periodo di sospensione dell’attività.
    Vengono poi riportati i nomi di altri enti che hanno già sottoscritto la proroga.
    Il quesito è questo:
    Il nostro istituto ha stipulato lo scorso agosto un contratto triennale.
    Come possiamo adesso decidere per un ulteriore anno di proroga, quando il contratto scadrà ad agosto 2022?
    È lecito? È obbligatorio?
    Vi ringrazio molto
    La dirigente
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