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Uno studente si presenta a scuola esibendo simboli contrari ai principi costituzionali: come procedere?

 11/11/2020
 Alunni, alunni portatori di handicap
 
Alunni/disciplina: sanzioni disciplinari

#simbolo #reclusione #ideologia #istigare #svastica #crimine #violenza #propaganda #pensiero #apologia
Domanda
Gentilissimi,
sono dirigente di un istituto xxxx. In una delle classi del mio istituto si sta creando una situazione delicata che vorrei affrontare con correttezza.
Un alunno di classe xxxx, già maggiorenne, si è presentato a scuola esibendo un xxxxxxx con svastica, generando lo sconcerto dei compagni e dei docenti. L'ho convocato spiegando lui che tale simbolo, in quanto chiaro riferimento ad un'ideologia ben precisa e contraria ai principi costituzionali cui la scuola si ispira, non può essere portato a scuola. Lo studente ha recriminato il suo diritto alla libertà di espressione, ma non l'ha più indossata. Uno dei genutori xxxxxxxxx mi ha scritto, con alcune precisazioni. In primo luogo che la famiglia condivide il pensiero del figlio e che la mia richiesta doveva essere supportata dal regolamento di istituto che deve prevedere il divieto di esposizioni di simboli politici, oltre ad un errato riferimento al fatto che la svastica sarebbe simbolo religioso xxxxxxxxxxxxxxxx.
Ora lo studente si presenta a scuola indossando magliette che riportano scritte che hanno un chiaro riferimento a ideologie razziste "xxxxxxxxxx", "xxxxxxxxxx" o altre simbologie con chiaro riferimento allo sterminio degli Ebrei.
La mia domanda è se sia corretto inserire nel regolamento di istituto il divieto di esposizione di scritte e simboli con riferimento a ideologie che professano disvalori in contrasto con la Costituzione e quindi vietare l'esposizione di tali vessilli, prevedendo una sanzione disciplinare.
............ ha sottolineato che tali orpelli non si configurano come apologia del fascismo e mi pare vivamente intenzionato a contrastare le azioni che la scuola metterà in atto, con chiaro intento provocatorio. Credo non sia facile sostenere che l'intento dello studente sia la ricostituzione di un movimento , ma sicuramente l'intento esplicito è quello di fare propaganda in tal senso. Ma qual è il confine tra propaganda ed espressione di un pensiero, considerato che questo studente non esplicita verbalmente il suo pensiero.
Che cosa la scuola può correttamente mettere in campo e quali riferimenti normativi, oltre alla Costituzione possono essere posti a supporto delle azioni intraprese, oltre ad una riflessione sugli eventi storici e sui principi costituzionali?

Ringraziando porgo distinti saluti
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