Casi & Pareri

Domanda

All'inizio di settembre del corrente a.s. un docente di ruolo titolare presso il nostro Istituto (scuola secondaria di II grado) ha chiesto di essere sottoposto a sorveglianza sanitaria e il medico competente, sulla base della documentazione presentata, ha valutato che il docente rientra tra le categorie di lavoratori fragili rispetto al rischio di contagio da Sars COV2 proponendo le seguenti misure preventive in relazione all'emergenza in atto: uso costante di mascherina FFP2 senza valvola, frequente igiene delle mani con lavaggio o soluzione idroalcolica, mantenimento del distanziamento sociale, uso di visiera o occhiali di protezione quando si trova in compresenza, non adibire né alla misurazione della temperatura né all'assistenza di alunni con sintomatologia, orario di ingresso e uscita dedicata. Il docente ha svolto regolarmente lezione in presenza fino al xx/xx/2020 e dal xx/xx/2020 a distanza poiché da tale date il 100% delle attività si svolge a distanza.
Ora, in previsione della ripresa delle attività in presenza, il docente chiede che venga predisposto un orario di servizio che gli consenta di continuare a svolgere le proprie mansioni in modalità agile fin dal primo giorno, così come previsto dalla L. 126 del 13 ottobre 2020. In alternativa, chiede di essere assegnato a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramentoxxxxxxxx.
Alla luce di quanto esposto si chiede quanto segue:
- in caso di ripresa delle attività in presenza è possibile consentire ad alcuni docenti di svolgere il proprio servizio a distanza? sulla base di quali riferimenti normativi?
- sulla base di quali condizioni/certificazioni mediche i docenti riconosciuti fragili rispetto al rischio da contagio Sars COV2 sono assegnati ad altre mansioni? a quali mansioni possono essere eventualmente assegnati e per quante ore settimanali?