Area Tematica: Autonomia gestionale e finanziaria
Argomenti:
Rapporti scuola/famiglia: contributi volontari e tasse
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Spett.le redazione,
la componente genitori del consiglio di istituto ha chiesto la possibilità di visionare, classe per classe, la somma del contributo volontario versato, in quanto alcune classi, a detta dei genitori, non avrebbero versato il suddetto contributo in quantità sufficiente. Inoltre, tale componente ha espresso desiderio di visionare le fatture del materiale acquistato negli ultimi anni con le risorse di questo contributo. Vi è una difficoltà, da parte di alcuni genitori e talvolta delle stesse insegnanti, di concepire il contributo volontario come una risorsa collettiva volta a migliorare la qualità delle attività e delle iniziative scolastiche ed extrascolastiche nella sua globalità, mentre si percepisce più come una risorsa aggiuntiva indirizzata esclusivamente alla propria classe, della quale le altre classi non possono beneficiare in termini di ritorno. I genitori infatti hanno ribadito il fatto che l’erogazione è versata con un bollettino nel quale è indicato il nome e cognome del proprio figlio e della classe e dunque deve essere destinato solo alla propria classe.
Si segnala che le docenti chiedono in via informale alle rappresentanti delle proprie classi di conoscere l’importo complessivo di coloro che lo hanno versato per dividersi, nel momento in cui viene comunicato il totale complessivo da parte del DSGA, le quote del materiale da acquistare classe per classe che, successivamente, viene richiesto alla segreteria. Il materiale di facile consumo acquistato dalla segreteria è utilizzato da ciascuna docente in via esclusiva per i propri alunni (prassi che ho trovato consolidata da decenni in questo istituto).
Si premette che il sottoscritto, ha durante il corso dell’anno spiegato con incontri dedicati e circolari, la destinazione d'uso del contributo volontario, ribadendo la volontarietà dell’erogazione e le finalità della stessa, come previsto per legge.
Durante la seduta lo scrivente ha opposto diniego alle due richieste, spiegando pazientemente che da un lato i dati dei contributi versati possono essere forniti dalla pubblica amministrazione solo in forma aggregata, per non creare discriminazioni tra una classe o l’altra e dall’altro che esistono figure preposte al controllo di spesa, come i revisori, che non sono certo i genitori, i quali possono eventualmente visionare in foto e video sul sito della scuola i lavori prodotti durante l’anno nelle classi e avere un ritorno operativo e laboratoriale di quanto versato col contributo volontario.
Si chiede un parere in merito a quanto risposto per chiarire definitivamente compiti e prerogative di ciascuna componente, ripercorrendo la normativa relativa all’erogazione del contributo volontario, ed in particolare si chiedono suggerimenti per come operare con la componente genitori e coi docenti per scardinare prassi consolidate da anni.
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