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Sanzione disciplinare ad un alunno: riceviamo una diffida per la mancata applicazione del principio di gradualità...

 04/08/2022
 Alunni, alunni portatori di handicap
 
Alunni/disciplina: sanzioni disciplinari

#gradualità #sanzione #impugnazione #studente #improcedibilità #annotazione #ammonizione #intento #principio #garanzia
Domanda
L'istituto riceve l'allegata diffida in cui si eccepisce la non applicazione del principio di gradualità che deve permeare l'azione amministrativa (non si è mai sollevata un'ammonizione formale verbale ma direttamente solo scritta) e intento persecutorio, in particolare da parte di una docente e dell'Istituto stesso lesivo della dignità dello studente
Ci si lamenta del rigetto di un'opposizione ad annotazioni disciplinari in quanto le medesime, poste a fondamento dell'ammonizione formale scritta non sarebbero state sottoposte a gravame nei termini normativamente previsti, il ricorso non era indirizzato all'Organo di Garanzia e presentato dai genitori dello studente ormai maggiorenne.
Si sostiene, in detta diffida, che la maggiore età dello studente non poteva precludere il ricorso dei genitori in quanto in base a quanto disposto dall'art. 5 D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 ss.mm.ii." Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse..." e che la mancata impugnazione di sanzioni disciplinari non riveste condizione di improcedibilità.
Si sottolinea, inoltre, come non sia mai stata offerta la possibilità allo studente di convertire le sanzioni in attività da svolgere in favore della comunità scolastica.
Detti comportamenti vessatori ed in particolare l'abuso di potete disciplinate da
parte di una docente avrebbero pertanto comportato non poche difficoltà per il medesimo soprattutto sul piano psicologico.
Tenuto conto che si è sempre qualificata la annotazione disciplinare quale atto amministrativo si chiede:
1) se l'azione illustrata deve rispettare il principio di gradualità
1) se l'impugnazione di detti atti si prescrive in 60 gg dall'avvenuta conoscenza e se la mancata impugnazione non rivesta condizione di improcedibilità.
2) se i genitori del maggiorenne possano comunque impugnare le annotazioni disciplinari.
3) se si può sostenere che l'Istituto abbia intento persecutorio.
Si ringrazia per la risposta.
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