Casi & Pareri

Domanda

Presso questo Istituto risulta scaduto il servizio ristoro mediante distributori automatici di alimenti, bevande calde e fredde e altri generi di conforto.
Ai sensi dell’art. 62, comma 5, D.Lgs. 36/2023, si è provveduto a chiedere all’Ente locale proprietario dell’immobile, in quanto stazione appaltante qualificata di livello SF1, la disponibilità a gestire per conto di questa istituzione Scolastica la procedura di affidamento del contratto di concessione.
L’Ente Locale ha risposto che la scuola può provvedere in autonomia all’espletamento della procedura e procedere con l’affidamento del servizio in quanto gli istituti scolastici hanno potere di spesa e di contrattazione in materia di appalti pubblici. In relazione all’importo dell’attuale concessione, l’Ente locale rappresenta che è possibile individuare l’operatore economico mediante affidamento diretto ex Art. 50 comma 1 lett.b) del D.Lgs.36/2023.
Si chiede allo stato attuale della normativa vigente, se la scuola può procedere in autonomia anche se stazione appaltante non qualificata e che tipo di procedura dovrebbe seguire, trattandosi di un contratto di concessione e non di appalto pubblico.
Nel caso in cui non spettasse alla scuola, visto il diniego dell’Ente Locale, quali passi si dovranno compiere e presso quali enti al fine di poter assicurare il servizio.
Distintamente.