Casi & Pareri

Data di pubblicazione: 04/02/2025
  • Studente maggiorenne con grave disabilità, non autosufficiente: quali strade possibili per assisterlo adeguatamente dal punto di vista igienico-sanitario?
  • Area Tematica: Relazioni sindacali, contenzioso
    Argomenti: Alunni/salute: alunni disabili

    Domanda

    In uno dei plessi dell’istituto che dirigo (scuola secondaria di II grado) è presente un alunno con disabilità grave, non autonomo, che necessita di ausilio materiale anche nell’uso dei servizi igienici e nella pulizia personale. Tale operazione è ora diventata particolarmente gravosa per le collaboratrici scolastiche che se ne occupano, sia in ragione dell’età, e, di conseguenza, del peso dello studente, ormai maggiorenne, sia per le condizioni fisiche dello stesso, che ha spasmi muscolari incontrollati. A ciò si aggiunge il fatto che l’alunno, per volontà della famiglia, non indossa il pannolone. Le collaboratrici scolastiche (nel plesso in questione sono infatti in servizio solo collaboratrici di sesso femminile), pur continuando ad occuparsi dell’alunno, hanno manifestato più volte il proprio disagio e le proprie difficoltà, nonché la preoccupazione che al ragazzo, durante le operazioni del cambio, possa capitare un infortunio (es. cadere dal lettino su cui viene adagiato), anche perché temono di non essere tutelate da un’adeguata copertura assicurativa. Ritengono, infatti, che tale mansione, per le problematiche dello studente, non spetti a loro ma a personale adeguatamente formato (Operatore Socio-Sanitario). Preciso a tal proposito che il Comune di residenza ha assegnato all’alunno solo alcune ore di personale educativo, a integrazione delle ore di sostegno e, a fronte delle insistenze della scuola, afferma di non poter sostenere le spese di un assistente alla persona per 30 ore settimanali. Le collaboratrici scolastiche, con il sostegno delle RSU e dei Sindacati, hanno richiesto un ordine di servizio e una tutela assicurativa. Sia io che la DSGA abbiamo qualche perplessità nel rilasciare un ordine di servizio perché entrambe riteniamo che in un simile caso sia davvero necessaria la presenza di personale adeguatamente formato (il nuovo contratto, a proposito delle mansioni del collaboratore scolastico, parla di ausilio materiale “non specialistico” a favore degli alunni con disabilità: in tal caso l’ordine di servizio o l’incarico specifico, a quanto capisco, non sarebbe neppure necessario); nello stesso tempo, siamo consapevoli del rischio a cui la scuola si esporrebbe qualora le collaboratrici si rifiutassero di svolgere ancora questa mansione (secondo noi, a ragione, ma vi chiediamo a tal proposito un parere), nonché del grave disagio che ne deriverebbe allo studente. Personalmente, credo che il nodo stia nel significato dell’espressione “ausilio materiale non specialistico”: che cosa si intende esattamente? E chi potrebbe necessitare di un ausilio “specialistico”? E chi dovrebbe assicurarlo?
    Vi sarei grata se poteste suggerirmi una soluzione, possibilmente in tempi rapidi, per evitare l’inasprirsi della situazione.

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