Liceo Made in Italy: alcune questioni legate alla scelta della seconda lingua straniera e agli organi della scuola da coinvolgere...

Per ciò che attiene la decisione sulla seconda lingua straniera in un Liceo del Made in Italy che si avvierà dal prossimo anno scolastico 2024/25, il collegio docenti si è espresso contrario alla proposta di dare facoltà alle famiglie di esprimere la scelta tra una lingua già presente nelle classi del Liceo economico sociale ed un'altra lingua straniera che è studiata in tutte le scuole secondarie di primo grado del territorio. Si è invece espresso in maggioranza a favore di una delle due lingue per ragioni non squisitamente didattiche ma essenzialmente di difesa dei posti di lavoro che potrebbero ridursi, ma in termini di ore, con la scelta di una lingua non insegnata presso gli indirizzi della nostra scuola, ma ovviamente solo per le classi del nuovo liceo.
Preciso che non si tratterebbe di una modifica/ trasformazione della cattedra delle seconda lingua straniera già in organico ma dell'inserimento di una nuova lingua per un nuovo liceo che amplierebbe l'offerta formativa venendo incontro alle richieste delle famiglie e renderebbe anche meno fattibile il paventato rischio di confluenza del LES nel Liceo del Made in Italy previsto dalla Legge che istituisce il liceo del made in Italy.
Ora, ritengo che il consiglio di istituto, convocato nella prossima settimana, e che ha funzioni organizzative e gestionali con la rappresentanza dei genitori e degli studenti, possa confermare o meno la decisione del collegio, che è un parere sul piano didattico, lasciando alle famiglie la facoltà di scelta all'interno delle due lingue Tedesco che è già presente nel LES e Francese, non presente attualmente nell'offerta formativa ma che avrebbe il suo senso a livello di continuità didattica tra scuola secondaria di primo e secondo grado.
E' corretto?